Domenica 17 settembre 2017 per la seconda volta si è riunito a Formia il COORDINAMENTO COMITATI ACQUA PUBBLICA ATO4 che raggruppa tutti i comitati storici che si occupano dell’acqua pubblica nell’ATO4 da nord a sud.

Comitati che da anni stanno affrontando sui loro rispettivi territori la gestione acquaPOLITICALatina conseguente alla privatizzazione della gestione idrica consegnata ad AcquaLatina spa.

La presenza, per la seconda volta in meno di un mese, a Formia, dei Comitati di tutto l’ATO4, è un segno di vicinanza ai cittadini-utenti del sud pontino che così gravemente hanno subito l’incapacità e l’inefficienza del gestore che va di pari passo a quella delle istituzioni. Prime fra tutte, gli enti locali che più dovrebbero essere sensibili alle comunità.

Alla riunione ci si è confrontati anche con i comitati spontanei locali che sono operativi ormai da mesi a seguito della recente crisi idrica. E’ stato unanime il sentimento di biasimo per la dura repressione messa in campo contro i cittadini che, esasperati da una situazione insopportabile per la mancanza d’acqua, hanno cercato ogni forma di protesta affinché le istituzioni agissero in modo rapido e risolutivo contro un gestore incapace e costoso!

Stride il brindisi tra il sindaco di Formia Bartolomeo (… portabandiera del PD per la pseudo-ripubblicizzazione) e l’ing. Cima di Acqualatina (… pupillo del Sen. Fazzone) per la semplice attivazione di un pozzo in località 25 Ponti e la mancanza di solidarietà da parte delle istituzioni locali ai cittadini “mazziati e cornuti”. Voi brindate e gli altri vengono repressi e privati di diritti fondamentali!

Quel brindisi è anche patetico considerando che anche un agricoltore per il proprio campo sarebbe riuscito a far realizzare un pozzo in 1 settimana!!!
In tutto questo si continua a dimenticare che i sindaci dell’ATO4 non hanno mai applicato le dovute penali al gestore per far ottenere un beneficio sulla tariffa all’utenza per oltre 82 milioni!

Ci si dimentica il debito del gestore verso i comuni di oltre 10 milioni per la mancata restituzione dei mutui pagati dagli enti locali per gli impianti concessi in uso, e del debito del canone concessorio di oltre 13 milioni. Se ciò non bastasse, gli stessi sindaci hanno caricato altri 12 milioni di partite pregresse illegittime sulle bollette 2016 - 2018. I Cittadini pagano, i comuni aspettano … il gestore incassa!!!
Né va dimenticato il sistematico tasso di sottoinvestimenti rispetto a quelli previsti e pagati con la tariffa, nonostante il gestore non si sia caricato, come da contratto di gestione, sin dal 2003, dei costi di trasporto d’acqua alle isole pontine, o dei costi dovuti ai consorzi di bonifica come da deliberazioni regionali. Questo, se unito anche ai corposi finanziamenti pubblici di cui gode, fa diventare la gestione una macchina mangiasoldi.

Una situazione beffarda ed intollerabile cui tutti i comitati vogliono mettere la parola FINE per addivenire successivamente alla gestione pubblica e partecipata (… non a carrozzoni clientelari in sostituzione di quello già esistente …) delle risorse idriche e della salvaguardia del bene comune ACQUA.
I lunghi anni già trascorsi a subire il carrozzone AcquaLatina, sperando nelle istituzioni di tutela e controllo, per superare questa vergognosa gestione che ha dato più da mangiare alla politica che da bere ai cittadini, sono lì a dimostrare la necessità di scelte radicali da parte dei cittadini affinché il capitolo Acqualatina spa sia chiuso al più presto.

Tutti concordi, i comitati metteranno in atto ogni iniziativa efficace perché si volti pagina al più presto.
Che lo voglia o meno la politica e le istituzioni di garanzia, finora latitanti, conniventi ed incapaci a sovvertire una situazione divenuta sempre più vergognosa!

Nettuno 19/09/2017 Comitato AcquaPubblica Anzio-Nettuno